22/10/2008
Personalità pick and carry
Un nome che sa di famiglia, italiano, che non porta al suo interno “parentele” globali dai nomi altisonanti e stranieri. Semplicemente, Galizia: un’azienda di Castello di Annone, in provincia di Asti, che si è evoluta nel lavoro e nella tecnologia dei prodotti. Oggi il fulcro di una storia che continua nel segno delle gru semoventi “da piazzale” (note anche come “Pick and Carry”) è rappresentato da Fabio Vercelli Galizia, ingegnere scrupoloso e cosciente dell’importanza di una “mission” molto particolare: diffondere il marchio Galizia come sinonimo di gru semoventi adatte alla movimentazione in ambito industriale, compatte, versatili, dalla grande capacità di carico e sicure come richiede il mercato a cui si rivolgono. L’ingegner Vercelli ci ha parlato della storia recente di Galizia, senza dimenticare il passato e le origini, come si conviene a un racconto familiare autentico e sincero, seguendo il filo rosso mai spezzato dei ricordi.
Ingegnere, la storia di Galizia non è breve. Ci può parlare dei primi tempi di questa azienda che ha visto una significativa trasformazione, nel corso, addirittura, di diversi decenni?
“La nostra famiglia associa il proprio nome alla lavorazione del ferro da oltre 100 anni. Infatti, già il mio bisnonno aveva un’attività in questo settore. Il nonno materno, Piero Galizia, è stato l’artefice dell'attività di carpenteria negli anni Sessanta e Settanta, collaborando con le più importanti aziende delle province di Asti e Alessandria. L'azienda attuale è nata dalla collaborazione tra mio zio, l’ingegner Fulvio Galizia, mia madre, Renata Galizia e mio padre Silvio Vercelli. Alla fine degli anni Ottanta ha avuto inizio la progettazione e la produzione in proprio di gru semoventi, alla quale si affianca, ancora oggi, la realizzazione per conto terzi di bracci per calcestruzzo, impianti di taglio per lamiere e carpenteria speciale”.
Ci può descrivere l’attuale organigramma di Galizia?
“Il contesto aziendale che le descrivo si riferisce ad un modulo di gestione familiare in profonda evoluzione, con una definizione sempre più precisa dei ruoli e delle competenze che riguardano i componenti della famiglia e i collaboratori. La ragione sociale odierna dell'azienda è ‘Galizia s.n.c. di Galizia Renata e Vercelli Silvio’. Riguardo alle mansioni generali, io mi occupo della parte gestionale e organizzativa dell’azienda, insieme a mia madre Renata e a mio padre Silvio. Collaboro costantemente con l‘ufficio tecnico nello sviluppo della progettazione e mi dedico sempre di più all'area delle vendite e del marketing, con una particolare attenzione allo sviluppo di nuove aree di mercato attraverso fiere, pubblicazioni, eventi presso la nostra azienda e contatti con i clienti. Renata Galizia, mia madre, si occupa in particolare della parte amministrativa, insieme a mia sorella, Luisa Vercelli Galizia e a mio cugino Valerio Galizia. Silvio Vercelli, mio padre, si occupa del coordinamento della produzione e, in collaborazione con mio cugino Daniele Galizia, dell’ufficio tecnico”.
Con la scomparsa prematura di suo zio, l’ingegner Fulvio Galizia, oggi è lei a raccogliere il testimone di questa storia familiare...
“Purtroppo mio zio, Fulvio Galizia, è mancato nel maggio dello scorso anno, all’età di soli 55 anni. Era una persona dalle grandi capacità ed estremamente coivolgente in tutto ciò che faceva. Ha trasmesso a tutti noi il grande entusiasmo e la grande passione che aveva per la vita e per il suo lavoro. È nostro dovere conservare la stessa determinazione per raggiungere gli obiettivi che insieme ci eravamo prefissati. La nostra meta si può riassumere nell’ambizione di diventare, nel tempo, grazie al continuo sviluppo dei nostri modelli e alla soddisfazione dei nostri clienti, un punto di riferimento in questo particolare mondo delle gru semoventi ‘Pick and Carry’”.
Gru semoventi di una tipologia particolare, poco decifrabile forse. Che cos’è una gru “pick and carry” e che differenza comporta rispetto alle altre autogrù?
“Si tratta di una tipologia di gru nata dall’esigenza di sollevare, spostare e posizionare carichi di grande peso senza l’ausilio di stabilizzatori. Da qui, si capisce che la concezione della gru semovente ‘pick and carry’ è di stampo molto specialistico. Essenzialmente, il suo carattere è quello di macchina compatta adatta all’impiego ovunque occorra, nei più svariati ambiti industriali, sollevare e spostare in semovenza grandi o piccoli carichi, macchinari, componenti di macchine, carpenteria, imbarcazioni, blocchi e lastre di marmo e così via. Inoltre dotando le nostre gru di una serie di accessori - per esempio, le forche idrauliche autolivellanti - rendiamo questi modelli ancora più versatili e polivalenti.
Credo occorra fare chiarezza sulle differenze tra un sollevatore telescopico e una gru semovente, sottolineando un fatto: chi cerca una macchina adatta a muoversi nello sterrato – quindi, dalle portate ridotte rispetto a dimensioni abbastanza elevate – e, in particolare, senza la necessità di lavorare all’interno di uno stabilimento, molto probabilmente si dovrà orientare sull’impiego di un sollevatore telescopico. Invece, chi ha come obiettivo la movimentazione di grandi carichi in rapporto alle ridotte dimensioni della macchina, in spazi ristretti, magari con la necessità di un’alimentazione elettrica per effettuare manovre all’interno di uno stabilimento, troverà solo in una gru semovente la scelta opportuna”.
Le vostre gru, in effetti, risultano estremamente compatte, a fronte di portate molto elevate...
“Molti si stupiscono nel vedere gru così compatte sollevare carichi ragguardevoli. Sottolineerei, tra le prerogative dei nostri modelli, una sterzata totale di 180° che permette alla macchina di ruotare su se stessa. Poi, i contenuti tecnologici d’avanguardia: l imitatore di carico di ultima generazione con display, su cui si possono leggere il peso che si sta portando, il peso che si può sollevare in quel punto e tutte le informazioni fondamentali per lavorare in sicurezza; distributore proporzionale Sauer-Danfoss, comandato da joystick, che permette movimenti estremamente precisi, e quindi un controllo perfetto del braccio e dei vari accessori (come verricelli o falconcini idraulici); controlli elettronici di ultima generazione completamente programmabili; una cabina moderna e confortevole, dotata di sedile moderno con regolazione del molleggio per attutire le vibrazioni del terreno, vetri apribili, tergicristallo e riscaldamento su richiesta”.
Avete attuato la scelta del joystick di serie su tutta la gamma...
“Sì, è stata una scelta nel nome dell’innovazione. Il joystick con distributore proporzionale lo installiamo sulle nostre macchine ormai da dieci anni, a partire dal modello da 7 t. Non è solo la conoscenza approfondita e la fiducia nella tecnologia Sauer-Danfoss cheha guidato questa specifica. È soprattutto una dedica al cliente, nel nome di una filosofia produttiva improntata all’attualità”.
Quali novità sono in programma, per la gamma attuale Galizia?
“Sono stati consegnati i primi esemplari del modello F200, una macchina dalle specifiche dimensionali e tecnologiche a garanzia di performance molto elevate.
Avremo modo di presentare la nuova F200 prossimamente in modo dettagliato, insieme alla F250E, già proposta al Saie dello scorso anno. A breve verrà proposta al mercato anche una piccola gru semovente elettrica da 2 t, condotta attraverso un timone e gestita totalmente per mezzo di un doppio controllo elettronico. I nostri piani a medio termine, poi, prevedono la progettazione di una macchina di portata superiore. Vorrei ricordare che le cifre riportate dopo la sigla F o G contraddistinguono la portata delle nostre gru. Nei casi citati, rispettivamente, 200 q e 250 q”.
Quali sono, attualmente, le vostre “pietre d’angolo” di serie?
“La nostra gamma è molto ampia: parte proprio dal futuro modello da 2 t di portata massima, per arrivare alla versione da 25 t. Tutte le nostre gru semoventi possono essere allestite in versione diesel con impianto idrostatico, o in versione elettrica con controllo elettronico. Attualmente è la G150, soprattutto in versione elettrica, a guadagnarsi la palma di gru semovente più venduta, in particolare alle aziende che eseguono la movimentazione di macchinari.
Infatti, molti clienti hanno apprezzato di questo modello l’equilibrio tra la grande generosità di portata, la possibilità di muoversi in spazi estremamente ridotti, e l’affidabilità garantita dal suo continuo aggiornamento e miglioramento funzionale, stimolatoa nche dai consigli e dalle richieste dei nostri clienti. Le G150, insieme alle versioni G60/G70 e alla G35E sono molto apprezzate nel comparto delle manutenzioni industriali, delle filiere di assemblaggio nei reparti di carpenteria, nelle acciaierie, nella nautica e nel settore lapideo. In particolare nel movimento terra molti costruttori e concessionari si avvalgono delle nostre ‘pick and carry’ per la movimentazione di parti di macchine e attrezzature”
Parliamo di export. Dove sono richieste maggiormente le “Pick and Carry” Galizia?
“Il mercato principale per Galizia rimane quello italiano, mentre la quota di export attuale ricopre il 30% circa della produzione. Il mercato estero più consolidato fa riferimento al Belgio e ai Paesi Bassi. Negli ultimi anni, anche l’esportazione verso la Francia ha fatto registrare un incremento significativo. Dallo scorso anno, va annoverata anche l’Inghilterra, dove siamo supportati, con buoni risultati, da un importante distributore locale che ha portato il marchio Galizia a eventi fieristici di primo piano come il SED e i Vertikal days, curando la distribuzione in tutto il Regno Unito.
Dall’inizio di quest’anno sono partite alcune importanti iniziative in Spagna (attraverso un distributore e con la partecipazione a importanti fiere di settore), mentre con il nuovo partner tedesco lavoreremo per aumentare il numero di clienti in Germania. Entro la fine di quest’anno abbiamo in programma di intraprendere la strada del sempre più importante mercato russo”.
In che modo vi occupate di assistenza per il cliente?
“Le nostre gru semoventi hanno raggiunto un livello di affidabilità molto elevato. Infatti, nel corso degli anni, pur aumentando il numero delle nostre macchine presenti sul mercato, la frequenza di interventi richiesti dai clienti è molto bassa. Inoltre, la gran parte delle richieste di assistenza riguarda tagliandi e check up preventivi. L’assistenza rimane, comunque, per la nostra azienda un punto di forza; siamo organizzati con personale qualificato e mezzi equipaggiati per poter raggiungere direttamente i nostri clienti sia in Italia che all'estero. Abbiamo poi, in alcune zone, in Italia e in Europa, diversi partner che collaborano con noi sotto questo profilo”.